Un po’ di storia: il secondo periodo intermedio

Un po’ di storia: il secondo periodo intermedio
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Il Secondo Periodo Intermedio Egiziano è un capitolo affascinante della storia dell’antico Egitto, caratterizzato da turbolenze politiche, invasioni straniere e una significativa frammentazione del potere centrale. Questo periodo, compreso approssimativamente tra il 1800 e il 1550 a.C., è spesso considerato una fase di transizione tra il potere unificato del Nuovo Regno e il declino del Medio Regno. Durante questo periodo, l’Egitto ha subito una serie di sfide interne ed esterne che hanno minato la sua stabilità politica, economica e culturale.

Contesto Storico

Il Secondo Periodo Intermedio ha avuto inizio in seguito al crollo del potere centrale dell’Antico Regno, quando le dinastie locali hanno iniziato a emergere come fonti indipendenti di autorità politica. Questo periodo è stato segnato da una serie di eventi critici:

  1. Decadenza del Medio Regno: Alla fine del Terzo Millennio a.C., l’Egitto ha iniziato a sperimentare instabilità politica e sociale. Eventi come carestie, rivolte e indebolimento dell’autorità centrale hanno contribuito al declino del Medio Regno (circa 2686-2181 a.C.).
  2. Invasioni Straniere: Durante il Secondo Periodo Intermedio, l’Egitto è stato invaso da popoli provenienti dalle regioni circostanti, in particolare dagli Hyksos, un popolo di origine semitica che ha occupato il Basso Egitto. Queste invasioni hanno contribuito alla frammentazione del potere e alla perdita di controllo del territorio da parte degli Egiziani nativi.
  3. Disgregazione Politica: Le dinastie native dell’Egitto si sono divise in due regni principali, uno nel nord, governato dagli Hyksos, e uno nel sud, controllato dalle dinastie native egiziane. Questa divisione ha indebolito ulteriormente l’autorità centrale e ha portato a un periodo di conflitti e rivalità tra le dinastie locali.

Gli Hyksos e il Dominio del Basso Egitto

Neferhotep I, Fonte Web

Gli Hyksos, il cui nome significa “Principi stranieri” (in egizio Hekaw khaswt), erano di origine semitica e probabilmente provenivano dalla regione della Palestina o dalla Siria. Essi approfittarono della debolezza del potere centrale egiziano per invadere e conquistare il Basso Egitto, stabilendo la loro capitale ad Avaris (moderna Tell el-Dab’a). Questa città era situata nella parte nord-orientale del Delta del Nilo, in una posizione strategica che le conferiva un vantaggio in termini di controllo commerciale e militare. La città era circondata da una robusta cinta muraria e ospitava un grande palazzo reale, templi e residenze di élite.

Testa frammentaria di ufficiale Hyksos, Fonte Web

La ricchezza e la prosperità di Avaris, unite alla sua posizione strategica, contribuirono al potere degli Hyksos nel Basso Egitto. Tuttavia, la città divenne anche un obiettivo per le dinastie native egiziane che cercavano di liberarsi del dominio straniero.

Seqenenra Ta’o e la Guerra eroica contro gli Hyksos

Seqenenra Ta’o, noto anche come Seqenenra Taa (Taa è un’abbreviazione di Djehuty aa), è stato uno dei sovrani più coraggiosi e determinati del Secondo Periodo Intermedio egiziano. La sua guerra contro gli Hyksos è stata una lotta epica per la libertà e l’indipendenza dell’Egitto, un atto di resistenza che ha ispirato generazioni successive nella loro lotta contro gli invasori stranieri.

Contesto della Guerra di Seqenenra Ta’o

Seqenenra Ta’o salì al trono durante un periodo di grande turbolenza per l’Egitto, quando il dominio degli Hyksos nel Basso Egitto rappresentava una minaccia esistenziale per la sovranità egiziana. Gli Hyksos, con la loro capitale ad Avaris, esercitavano un controllo oppressivo sul territorio, imponendo tasse pesanti e sfruttando le risorse dell’Egitto a proprio vantaggio.

I vari governatori locali, piuttosto che sollevarsi verso l’oppressore, si posero come dei vassalli in favore del popolo invasore Hyksos, portando de facto a un accrescimento del potere del popolo asiatico.

Seqenenra Ta’o comprese l’urgenza di liberare il suo popolo dall’oppressione straniera e intraprese azioni risolute per combattere gli invasori Hyksos e ristabilire l’indipendenza dell’Egitto.

La Campagna di Seqenenra Ta’o e la sua morte

Seqenenra Ta’o condusse diverse campagne militari contro gli Hyksos, spingendosi verso il nord per fronteggiare direttamente le forze nemiche. La sua strategia era audace e offensiva, mirata a rompere l’assedio degli Hyksos e riconquistare le terre perdute.

Il re Seqenenre Tao II prima della sua morte in battaglia. fonte Web

Seqenenra Ta’o guidò personalmente le sue truppe in una serie di battaglie contro gli Hyksos, attaccando le loro posizioni chiave e assediando le loro fortezze nel Delta del Nilo con grande coraggio e abilità militare.

Purtroppo, la sua guerra eroica contro gli Hyksos ebbe un costo tremendo. Seqenenra Ta’o, pur essendo un sovrano valoroso e intraprendente, fu ucciso in battaglia mentre combatteva contro gli invasori Hyksos. La sua morte fu un atto di sacrificio supremo per la causa della libertà egiziana, e il suo coraggio ispirò ulteriori sforzi per liberare l’Egitto dall’oppressione straniera.

Sequenenra Ta’o è ricordato come un eroe nazionale e un simbolo di resistenza contro gli invasori stranieri. La sua guerra contro gli Hyksos fu un capitolo significativo nella storia dell’antico Egitto, preparando il terreno per per la resa dei conti finale nei confronti degli Hyksos.

La Continuazione della Resistenza

Dopo la morte eroica di Sequenenra Ta’o, la lotta per liberare l’Egitto dall’occupazione degli Hyksos continuò attraverso gli sforzi dei suoi successori e di altre dinastie native egiziane. Questa resistenza si manifestò in vari modi, sia attraverso azioni militari che diplomatiche, e contribuì alla preparazione del terreno per la fine del Secondo Periodo Intermedio.

Dopo la perdita di Sequenenra Ta’o saranno i suoi successori, tra cui suo figlio Kamose, a proseguire l’acerrima battaglia contro gli invasori. Kamose, erede del coraggio paterno, si impegnò a continuare la lotta contro gli Hyksos e a liberare l’Egitto dall’oppressione straniera. Sotto il suo regno, gli Egiziani intensificarono gli sforzi militari, organizzando campagne audaci e sfruttando le faide interne degli Hyksos per indebolire il loro dominio nel Basso Egitto fino al punto di effettuare vere e proprie scorrerie nei pressi di Avaris. Arrivando fino alla città Hyksos, anche se non formalizzata, si può già parlare di una riunificazione sommaria del Regno delle Due Terre. Purtroppo però il suo regno non fu lungo abbastanza (soli 3 anni, già molto considerato il periodo storico) per poter assaggiare la fine completa dell’oppressione Hyksos.

Con Ahmose I, la Riunificazione completa dell’Egitto

La fine definitiva del Secondo Periodo Intermedio e la sconfitta degli Hyksos furono raggiunte con l’ascesa di Ahmose I al trono. Ahmose I, figlio di Sequenenra Ta’o e della regina Ahhotep, fu il sovrano che portò a termine la liberazione dell’Egitto e diede inizio al glorioso Nuovo Regno.

Ushabti del re Ahmose, Fonte Web

Le numerose campagne militari contro gli Hyksos si possono tradurre in un “mordi e fuggi”, con attacchi lampo ad Avaris e successiva ritirata, così da non dare tempo sufficiente al nemico di potersi difendere in maniera degna. Con questa strategia, Ahmose riuscì ad indebolire a tal punto la città di Avaris da poterla conquistare, depredarla e raderla al suolo.

Ahmose figlio di Ibana, uno dei comnadanti durante la cacciata degli Hyksos, dalla sua tomba a El’kab, Fonte Web

Non solo però: la Nubia tornò nuovamente sotto il controllo egiziano con la soppressione delle rivolte locali e la presa della fortezza di Buhen, precedentemente costruita da Sesostris I. Con questo atto, le riserve d’oro furono nuovamente sotto il controllo egiziano; la carica di “Vicerè di Kush” portò così ad avere sempre un controllo deciso sul territorio per sedare le eventuali rivolte.

“Orgoglio nazionale”

La fine del Secondo Periodo Intermedio e la riunificazione dell’Egitto sotto la dinastia XVIII, guidata da Ahmose I, portarono a significativi cambiamenti politici, sociali ed economici in Egitto. Con la morte prima di Seqenenra Taa per tentare la riunificazione del paese e con la vittoria definitiva sugli Hyksos da parte di Ahmose, si rinnovò il senso di unità e orgoglio nazionale degli egiziani e diede inizio a un periodo di prosperità e grandezza conosciuto come il Nuovo Regno.

Horemhat


Bibliografia:

  • Franco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, Bompiani
  • Federico A. Arborio Mella, L’Egitto dei faraoni, Mursia
  • Salima Ikram, Antico Egitto, Ananke
  • Giacomo Cavillier, Egittologia, Ananke
  • Nicolas Grimal, Storia dell’Antico Egitto, traduzione di G. Scandone Matthiae, Bari, Laterza, 2002
  • Flinders Petrie, Naqada and Ballas, Bernard Quaritch, London, 1896
  • Toby Wilkinson, L’antico Egitto: storia di un impero millenario, Milano, Einaudi, 2012

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Pubblicato da Horemhat

Marco Peirce (Napoli, 1986) è appassionato di egittologia dal suo primo incontro con il Museo Egizio di Torino alla scuola primaria. Dopo il diploma di perito aziendale e corrispondente in lingue, inizia un percorso formativo universitario durante il quale incontra persone che gli faranno conoscere l'ambiente pagano. Non tarderà molto al suo ingresso nell' ambiente Kemetista, da cui trae tutt'ora validi spunti di riflessione. Entra in contatto con Khnumose I durante la ricerca di un ambiente Kemetista basato in Italia. E' in questo periodo che sente fortemente il richiamo all' ortodossia, decidendo di intraprendere il percorso sacerdotale di Horus. In data 15.1.2023 diventa sacerdote Wab di Horus con il nome di Horemhat. In data 7.05.2023 supera con successo il test per l'avanzamento di grado come Khery-hebet n Hr (sacerdote lettore di Horus). Il 21.08.2023, dopo un esame dedicato, diviene referente per i riti funebri come wab e sem di Inp (sacerdote funerario di Anubi).

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