La Dea Anuqet, sconosciuta ai più, è una Netjeret facilmente indentificabile nel grande e variegato pantheon egizio. Così come ogni città possedeva una serie di divinità tutelari (gruppi di due, tre o più Netjerw), così sull’isola di Elefantina Ella era parte con Khnum e Satet della Triade di Elefantina. Con culto più o meno celebrato nel corso dei millenni, anche il caso della Dea Anuqet non ha fatto eccezioni a questa regola.
Impersonificazione della piena del Nilo, rappresentava la fertilità del suo limo e la potenza stessa dell’Inondazione e durante il periodo del Nuovo regno, venne associata anche alla sfera sessuale, all’allattamento e alla fertilità in generale. In certi casi anche al parto, essendo associata anche alla Dea Taweret, oltre simboleggiante le due parti estreme dei confini egiziani (Anuqet rappresentava i deserti meridionali) .
Iconografia
Generalmente raffigurata con l’aspetto di una donna che recava sul capo un alto copricapo fatto di canne o piume di struzzo, spesso con in mano lo scettro che richiama un fascio di papiro e il simbolo Ankh. Occasionalmente viene mostrata sotto forma di gazzella.
Il suo nome in geroglifico significa “abbraccio” e potrebbe essersi originariamente riferito all’abbraccio delle acque dell’inondazione. Venne anche raffigurata mentre allattava il faraone durante il Nuovo Regno e divenne una Dea della lussuria durante i periodi successivi.
Mitologia
Signora dei confini meridionali e in questa veste protettrice delle frontiere con la Nubia, Anuqet è l’impersonificazione inoltre dell’Inondazione del Nilo. Attestata a partire sin dall’Antico Regno, venne solo con l’avvento del Medio Regno, associata nella più famosa “Triade di Elefantina” con il Dio Khnum e la Dea Satet, divenendo a volte la figlia e a volte la sposa. Considerata una delle figlie di Ra, Anuqet per via della sua natura materna, venne associata ad Hathor e a Iside oltre che con la Dea Taweret. Proprio per la sua natura materna, ebbe tra gli appellativi quello di “madre del Re”. Durante il periodo tardo, i greci tentarono un sincretismo con la Dea Estia, mentre nel mondo romano, venne identificata con la Dea Vesta. I suoi appellativi più conosciuti sono i seguenti:
- Signora di Elefantina
- Signora della Nubia
- Signora
- Donatrice di vita
- Signora di Setet (Sehel)
- Colei che abbraccia
- Madre del Re
- La gazzella
Culto
Il Festival di Anuqet si teneva a inizio dell’inondazione. La gente, durante questa festività, gettava gioielli e doni preziosi nel Nilo per compiacere la Dea. I suoi santuari purtroppo sono andati praticamente perduti, ma sappiamo che doveva possedere alcune cappelle collocate sull’Isola di Elefantina dove godeva in un notevole culto insieme ai Netjerw Khnum e Satet con cui formava la triade divina. Oltre all’Isola di Elefantina è documentato il suo culto in Nubia sull’Isola di Sehel e a Beit el Wali, dove sono state rinvenute alcune Sue raffigurazioni nel piccolo tempio rupestre costruito da Ramses II.
Prepariamoci a celebrare Anuqet
La celebrazione specifica dedicata alla Signora del Nilo, Anuqet, cade il giorno 17 settembre. Dubbi su come procedere? Nessun problema, facciamo un rapido excursus:
Materiale necessario
- Effigie di Anuket
- Drappo verde o bianco
- Candele (meglio se naturali)
- Incenso di olibano
- Monili prezioni (Se disponibili e in oro che, simbolicamente, Le offriremo per compiacerla)
- Datteri
- Un foglio di Papiro (se disponibile)
- Piatto (per le offerte solide)
- Coppa (per l’acqua)
Come procedere
La procedura per festeggiare correttamente la divinità puoi trovarlo a questo articolo
Per quanto riguarda invece la procedura dedicata alla celebrazione domestica quotidiana, puoi trovarlo qui
Inni consigliati
Potete trovare gli inni autentici per ogni divinità di cui abbiamo reperito le fonti in questa sezione. Non dovete far altro che cercare Anuqet…e il gioco è fatto.
Nisut Nefermaatra Setepenptah Khnumose
Fonti
- Sergio Donadoni, La religione egiziana, in “Storia delle religioni. Le religioni antiche”, Laterza, Roma-Bari
- Mario Tosi, Dizionario enciclopedico delle divinità dell’antico Egitto vol.1, Ananke, Torino
- Geraldine Pinch, Egyptian Mythology: A Guide to the Gods, Goddesses, and Traditions of Ancient Egypt, Oxford University Press, 2004
- Wilkinson, Richard H. (2000) The Complete Temples of Ancient Egypt
- Wilkinson, Richard H. (2003) The Complete Gods and Goddesses of Ancient Egypt
- Lesko, Barbara S (1999) The great goddesses of Egypt
- Zahi A. Hawass, Lyla Pinch Brock, Egyptology at the Dawn of the Twenty-first Century: Archaeology, American Univ in Cairo Press, 2003
Link esterni
- https://collezioni.museoegizio.it/it-IT/material/Cat_3016
- https://historycooperative.org/anuket/
- https://www.researchgate.net/figure/Goddess-Anukis-Dakka-temple-Nubia-Ptolemaic-Period_fig3_333798723
- https://www.academia.edu/798027/1997_98_La_dea_Anuket_durante_lAntico_Regno_Una_proposta_sulla_sua_origine_Anuket_in_the_Old_Kingdom_a_proposal_on_her_origin_
Link utili
-> Vai alla categoria “Schede sulle divinità” del KOS
-> Lettura consigliata: Khnum: il divino vasaio, creatore dell’umanità